Patologia

Concetta, di anni 47, cade accidentalmente durante lo svolgimento dei consueti lavori domestici presso la sua dimora. A causa dell’incidente riporta nel braccio sinistro una frattura dell’omero e lo schiacciamento del nervo ulnare, subendo quindi un intervento di osteosintesi, con apposizione di una placca lunga e viti.

Trattamento

Dopo l’intervento la paziente decide di svolgere la riabilitazione presso Fisioterapia Medica. Esegue la visita fisiatrica e, considerati i referti post-intervento, la Fisiatra prescrive delle sedute di kinesiterapia affiancate da terapia antalgica, visto che la paziente oltre al necessario recupero della spalla, riportava un marcato intorpidimento e fastidio della mano causato dallo schiacciamento del nervo ulnare. Considerata la diversità delle lesioni subite – una a livello muscolo-scheletrico e una a livello nervoso – la paziente inizia un lungo e complesso percorso di riabilitazione presso il nostro centro, con l’obbiettivo del recupero completo delle funzionalità tanto della spalla quanto della mano.

Dal punto di vista muscolo-scheletrico, tramite la rieducazione dell’articolazione mediata dal terapista, unita a terapie fisiche antalgiche, si fa un lavoro di recupero articolare e della mobilità, fino al raggiungimento del normale range di movimento della spalla. Per il problema nervoso, riguardante la sofferenza del nervo periferico ulnare che arriva alla mano, si utilizzano delle tecniche di mobilizzazione neurodinamica unite ad elettrostimolazione, fino al completo recupero delle funzionalità della mano.

 

Trascorsi i cicli previsti di riabilitazione, la paziente è stata visitata da un medico specialista ortopedico per valutare la funzionalità della spalla e della mano. I risultati ottenuti di mobilità e recupero delle funzionalità sono buoni ma non ancora del tutto soddisfacenti. L’ortopedico prescrive quindi ulteriori terapie riabilitative per arrivare ad un completo recupero.

 Conclusione

 In conclusione, la paziente riesce a recuperare la funzionalità completa sia della spalla che della mano, grazie ad un lungo e complesso percorso riabilitativo e alla sua perseveranza nel seguire le cure prescritte.

 

 

 

 

Autore:

Rino Bedorin, Fisioterapista