Paziente
Chiara, 45 anni, avvocato
Patologia
Uscendo da un negozio, la paziente si procura un trauma distorsivo alla caviglia sinistra, lamentando da subito dolore acuto in zona antero-laterale, tumefazione evidente in regione perimalleolare esterna, limitazione funzionale con impossibilità al carico sull’arto.
Trattamento
La paziente giunge in Fisioterapia Medica dopo circa 20 giorni dall’evento traumatico. Deambula con una stampella e ha rimosso il tutore da 3 giorni. La caviglia appare piuttosto edematosa e dolente alla mobilizzazione. Il range articolare è limitato a circa 10° in flessione dorsale (normalmente va da 0° a 20°) e 30° in flessione plantare (normalità da 0° a 50°). Vengono quindi prescritti due cicli di fisioterapia. Con lo scopo di limitare il dolore e ridurre l’edema vengono applicate Tecarterapia e Laserterapia, mentre per il recupero del range articolare e per limitare l’edema dei tessuti vengono utilizzati il massaggio drenante e la mobilizzazione passiva e attiva assistita.
Successivamente, nel secondo ciclo riabilitativo, abbandonata definitivamente la stampella e migliorata l’articolarità della caviglia, sono state effettuate terapie manuali ed esercizi per il recupero del tono-trofismo muscolare e il ripristino del controllo propriocettivo, in preparazione alla fase di ritorno alla normalità, integrando anche un lavoro in acqua, con esercizi sia di potenziamento muscolare sia propriocettivi. Sono stati applicati anche trattamenti di CERC® Therapy e Laserterapia.

Conclusione
Al termine del secondo ciclo di trattamenti, la paziente deambula senza dolore e senza alcun ausilio. L’edema si è ridotto quasi completamente ed il range articolare ha raggiunto la condizione normale. Tornata a controllo dal medico fisiatra della nostra struttura dopo circa 45 giorni dal trauma, il processo di guarigione appare pressoché concluso.
La paziente ha confessato di essere tornata nel negozio di calzature…